Richieste mutui record: + 53% nel 2015

E’ inarrestabile la crescita delle domande di mutuo, lo confermano gli ultimi dati Crif che parlano di un +53,3% di domande di mutuo rispetto al 2014. L’analisi fa una profilazione degli utenti per età, durata e importo del mutuo, interessante per fare un identikit del mutuatario italiano e comprendere quali sono i tipi di mutuo […]

E’ inarrestabile la crescita delle domande di mutuo, lo confermano gli ultimi dati Crif che parlano di un +53,3% di domande di mutuo rispetto al 2014. L’analisi fa una profilazione degli utenti per età, durata e importo del mutuo, interessante per fare un identikit del mutuatario italiano e comprendere quali sono i tipi di mutuo più richiesti.

Il 2015 è l’anno migliore di sempre
Complessivamente, nel 2015 la domanda di mutui ha fatto segnare una crescita pari a +53,3%, sostenuta dalle condizioni decisamente appetibili offerte dagli istituti di credito e dal fenomeno delle surroghe, che continuano ad essere convenienti grazie ai bassi livelli dei tassi applicati ai nuovi mutui. Nel corso dell’anno appena concluso si è pertanto consolidato il trend di progressivo recupero della domanda di mutui ipotecari verso i volumi pre-crisi.

Il mese di dicembre appena concluso ha fatto registrare un ulteriore aumento del numero di richieste di mutuo presentate dalle famiglie italiane agli istituti di credito, con un eloquente +33,3% rispetto al corrispondente mese del 2014 che, a sua volta, si era caratterizzato per un segno positivo.

Importo medio e durata dei mutui
Dall’’analisi condotta da CRIF risulta però che l’’importo medio dei mutui richiesti nell’’intero anno 2015 è ulteriormente calato, attestandosi a Euro 122.176 rispetto ai Euro 124.343 dell’anno precedente, confermando così un trend in contrazione che perdura da diversi anni.
Complessivamente, l’’importo medio dei mutui richiesti nel corso del 2015 è calato del 11,3% rispetto ai valori del 2008, prima che la crisi si manifestasse.

Nello specifico la contrazione dell’’importo medio richiesto è riconducibile sia al prezzo degli immobili oggetto di garanzia ipotecaria, ancora contenuto rispetto al passato, sia all’’incidenza dei mutui rinegoziati, il cui valore è per natura inferiore. Non va però dimenticato l’’atteggiamento ancora prudente degli italiani, che tendono a prediligere piani di rimborso in cui la rata mensile gravi il meno possibile sul bilancio famigliare.

L’età dei richiedenti
Relativamente all’’età dei richiedenti, infine, la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni è risultata ancora una volta quella maggioritaria, con una quota pari al 37,2% del totale, seguita da quella tra i 25 e i 34 anni, con il 24,6%.

Fonte articolo: www.pltv.it

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